Avvocato Iacopo Maria Pitorri: Guida e Analisi sul Decreto Flussi e l’Immigrazione Lavorativa in Italia

Il recente decreto flussi e le politiche sull’immigrazione hanno acquisito notevole rilevanza, come illustrato da una serie di articoli focalizzati sull’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, esperto in immigrazione lavorativa. La collezione di articoli qui inclusa fornisce un’ampia visione delle sue interpretazioni e punti di vista sull’argomento, evidenziando la sua profonda conoscenza e visione unica. I suoi pensieri e il suo lavoro sono stati evidenziati in pubblicazioni di rilievo quali La Repubblica, Corriere del Web, ADNKronos, Corriere dell’Economia, Vetrina TV, La Sicilia, Lifestyle Blog, Lo Speciale, Giornale Info Castelli Romani, Il Giornale d’Italia, Il Bollettino, B-Zaban, Tiscali Notizie e Il Centro Tirreno. Questi pezzi enfatizzano non solo il suo approccio originale e dinamico, ma anche l’importanza della questione dell’immigrazione lavorativa nel panorama socio-economico italiano di oggi.

Ecco i link alle pubblicazioni menzionate:

In Italia, l’immigrazione è una questione complessa e sensibile, che interseca ambiti legali, sociali ed economici. Al centro di questo sistema troviamo lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI), un organismo chiave nel dirigere le varie necessità degli immigrati. In questo articolo, realizzato in collaborazione con l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, del Foro di Roma, viene esplorata la funzione, i servizi e l’importanza strategica dello SUI nel contesto dell’immigrazione italiana.

Funzioni dello Sportello Unico per l’Immigrazione

Lo SUI opera in ogni prefettura e svolge un ruolo essenziale nella gestione dei flussi migratori. Tra le sue funzioni principali:

  • Rilascio di Nulla Osta per Lavoro: Lo SUI si occupa del rilascio di nulla osta per l’impiego di lavoratori stranieri non comunitari, un passo cruciale per regolamentare l’ingresso di questi lavoratori nel mercato del lavoro italiano, seguendo le quote stabilite dal decreto-flussi.
  • Nulla Osta per Categorie Specifiche: Comprende il rilascio di nulla osta per determinate tipologie di lavoro, come indicato dal Testo Unico Immigrazione.
  • Ricongiungimento Familiare: Gestisce le domande di nulla osta per il ricongiungimento familiare, consentendo ai cittadini stranieri residenti in Italia di riunirsi con i loro familiari.
  • Conversione dei Permessi di Soggiorno: Fornisce assistenza nella conversione dei permessi di soggiorno da studio, tirocinio o lavoro stagionale in permessi per lavoro subordinato.

Procedura per il Rilascio di Nulla Osta

Come sottolineato dall’Avvocato Pitorri, per ottenere il nulla osta per l’impiego di lavoratori stranieri, i datori di lavoro devono intraprendere un processo telematico attraverso il sito del Ministero dell’Interno. Dopo aver raccolto i pareri necessari, lo SUI emette il nulla osta se tutti i criteri sono soddisfatti. Un esempio è il ricongiungimento familiare, un aspetto chiave della politica migratoria italiana. Lo SUI valuta le domande basandosi su parametri specifici, considerando la situazione familiare dell’immigrato, inclusi coniuge, figli minori e genitori a carico.

Permesso di Soggiorno

Lo SUI gioca anche un ruolo fondamentale nella conversione dei permessi di soggiorno, consentendo ai cittadini stranieri di adeguarsi a variazioni nelle loro situazioni personali o lavorative. Il permesso di soggiorno, che deve essere richiesto entro 8 giorni dall’ingresso in Italia, varia a seconda del tipo di visto e delle esigenze specifiche dell’individuo.

Accordo di Integrazione e Rispetto delle Norme Sociali

Introdotto nel 2012, l’accordo di integrazione è un elemento cruciale nella politica migratoria italiana. Come enfatizzato dall’Avvocato Pitorri, quest’accordo è vitale per l’integrazione degli stranieri, richiedendo il rispetto delle leggi italiane e l’apprendimento della lingua e cultura del paese. Basato su un sistema di crediti, ha una durata di due anni, estendibile.

Protezione Internazionale in Italia

L’Italia fornisce protezione internazionale a chi ne ha bisogno, in base alla loro situazione personale e alle minacce nei loro paesi d’origine. Il sistema di accoglienza italiano è suddiviso in due fasi: la prima per l’accoglienza immediata e la seconda per l’assistenza e integrazione a lungo termine.

Lo Sportello Unico per l’Immigrazione è quindi un elemento cardine nella gestione dell’immigrazione in Italia, offrendo servizi vitali che spaziano dal lavoro al ricongiungimento familiare, dall’integrazione alla protezione internazionale. Questo organismo è indispensabile sia per semplificare e regolamentare il processo di immigrazione, sia per garantire il rispetto dei diritti umani e favorire l’integrazione degli immigrati nella società italiana.

Eliminare notizie da Google per motivi di privacy

La protezione della privacy è una preoccupazione importante per tutti coloro che si trovano esposti su Internet. Nella lotta contro le notizie tecniche obsolete e le informazioni ormai non più affidabili, il Garante per la privacy ha introdotto un provvedimento al fine di facilitare la rimozione di notizie da Google. 

In particolare, il provvedimento mira a stabilire tempistiche precise in materia di rimozione delle notizie da parte di Google, laddove queste sottostanno agli standard di protezione stabiliti dalla legislazione vigente. In questo modo, la rimozione delle notizie non pertinenti può essere facilitata, senza che vengano eccessivamente limitati i diritti fondamentali di persone private o pubbliche. In tal senso, il provvedimento consente di eliminare notizie da Google attraverso una procedura semplificata. 

Se hai bisogno di assistenza per cancellare notizie da internet contatta Cyber Lex telefonicamente al numero 0639754846 o via email info@cyberlex.net

Di conseguenza, il Garante per la privacy ha introdotto una serie di regole rigorose sulle tempistiche rimozione notizie Google. Poiché tali norme svolgono un ruolo essenziale nel rafforzamento e nel mantenimento della privacy della persona in questione, il provvedimento garante privacy può contribuire in modo significativo alla rimozione delle notizie da Google, nel rispetto dei diritti fondamentali.

Cancellare informazioni da Google, i casi nel mondo

Negli ultimi anni, le grandi società informatiche (Big Tech) hanno cambiato il modo in cui le persone utilizzano Internet. La crescente esposizione sui social media ha reso particolarmente difficile per le persone cancellare informazioni Google

La privacy e la sicurezza online ricoprono un ruolo sempre più importante nella vita di tutti i giorni e proprio per questo motivo, qualche anno fa, si sono gettate le basi per il riconoscimento del diritto all’oblio. 

Questo movimento è stato sostenuto da coloro che hanno vissuto drammatici eventi, come nel caso Nohemi Gonzales, vittima di un brutale attacco terroristico. Tutti coloro che sono coinvolti in queste tragedie cercano di cancellare informazioni da Google come ricordo di quanto accaduto. 

Diritto all’oblio e Big Tech, dunque, sono due elementi che si legano. Infatti, anche queste realtà devono rispondere alla richiesta del diritto all’oblio e fornire una piattaforma sicura, oltre che strumenti e, soprattutto, privacy per tutti coloro che desiderano eliminare qualsiasi traccia dai risultati di ricerca di Google.

GDPR: provvedimenti di cancellazione notizie da Google

Il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) è stato recepito a maggio del 2018, entrando in vigore per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e fornendo un nuovo set di regole per la protezione dei dati personali e della privacy all’interno dell’UE. 

Il provvedimento garante privacy è stato adottato per offrire agli utenti diretti ed effettivi diritti in materia di privacy, tra cui il diritto all’oblio. Ciò significa che ogni soggetto ha la possibilità di richiedere di rimuovere notizie da Google o informazioni relative a sé stessi direttamente dai risultati di ricerca di Google.

Diritto all’oblio e GDPR sono una garanzia in grado di salvaguardare il diritto dei cittadini di avere un maggiore controllo sulle proprie informazioni personali. Il provvedimento Garante Privacy, come le regole del GDPR, permette alle persone di avere maggiore fiducia su come le loro informazioni personali vengono utilizzate dalle aziende.

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Il possesso dello schiavo fuggito, Avvocato Davide Cornalba, Bruno Mafrici e Claudio Teseo

Avendo trattato la fuga del servo, chiarisce Bruno Mafrici, sebbene nella prospettiva della relativa cauzione, è necessario accennare ad una questione su cui la dottrina ha molto dibattuto : il possesso dello schiavo fuggito.

Cioè, dopo il verificarsi della fuga, il dominus ne manteneva il possesso?  Al riguardo, la giurisprudenza romana classica era suddivisa in due correnti opposte, l’una volta a negare, l’altra ad ammettere che, nell’ipotesi suddetta, il padrone continuasse ad avere il possesso. Si tratta, cioè, rispettivamente della scuola proculiana e di quella sabiniana. Altrimenti non resta che schierarsi con chi, come Schulz, contestando la classicità delle menzioni al riguardo, contesta l’esistenza dell’alternativa; o con chi, come la Giomaro, adduce una serie di considerazioni logico-processuali per accreditarla. Tra gli esponenti della prima, si trovano Nerva figlio, il cui pensiero è riferito da Paolo, e, pare, Pomponio: “Per servum, qui in fuga sit, nihil posse nos possidere Nerva filius ait… ” ancora, spiega sul continua l’Avvocato Davide Cornalba “… . sed nec per servum alienum, quem nos bona fide possidemus, dominus peculiari nomine ignorans usucapere poterit, sicuti ne per fugitivum quidem, quem non possidet”. Tra gli esponenti della seconda, Cassio, Giuliano, Paolo, Ulpiano e Gaio di cui si riporta qui un passo : D. 41,2,15 (Gai. 26 ad ed. prov.): Rem, quae nobis subrepta est, perinde intellegimur desinere possidere atque eam, quae vi nobis erepta est. Sed si is qui in potestate nostra est, subripuerit, quamdiu apud ipsum sit res, tamdiu non ammittimus possessionem, quia per huiusmodi personas adquiritur nobis possessio. Et haec ratio est, quare videamur fugitivum possidere, quod is, quemadmodum aliarum rerum possessionem intervertere non potest, ita ne suam quidem potest.

La spiegazione del passo di Pomponio a cura dell’Avvocato Davide Cornalba

Da  esso sembra evincersi chiaramente che il servo datosi alla fuga non  ha, comunque, la possibilità di cancellare il possesso che, su di lui, ha il suo dominus.

Questo orientamento, volto al mantenimento del possesso, fu col tempo nettamente prevalente, ma gli studiosi discutono ancora molto sul tema, in relazione all’animus.

Molti autori, infatti, ritengono di individuare la ragione della conservazione del possesso nel solo animo.

Tra questi, Bruno Mafrici individua il pensiero dell Rotondi che attribuisce a Paolo l’individuazione di tale giustificazione., Di avviso differente è lo Zamorani secondo cui, non essendo l’animus  elemento del possesso, non è idoneo a spiegarne la conservazione, in assenza di un esercizio corporale del possesso stesso.  Di tale opinione sono anche Maschi Perozzi, e Nicosi secondo cui  Paolo afferma il mantenimento del possesso sul fugitivus ma,  non ne dava la giustificazione suddetta (che, presumibilmente, è post – classica). 

Le considerazioni di Claudio Teseo

Va affrontata una  considerazione, suggerita dal seguente passo : D. 4,2,14,11 (Ulp. I. 11 ad ed): “…. et nihilo minus in rem ve/ ad exhibendum ve/ si qua alia ei competit actio ad eum recipiendum integra ei qui  vim passus est servabitur, ita ut, si dominus eum quoquo modo receperit is qui ex stipulatione convenitur exceptione tutus fiat”. Cioè, per Claudio Teseo, contemporaneamente alla cautio de persequendo servo, potevano essere esperite altre azioni (ad esempio la reivindicatio, l’actio ad exhibendum ). Ciò significa che la cauzione in esame aveva natura sussidiaria, era un mezzo ulteriore, un tentativo in più per consentire al creditore, di riottenere lo schiavo. Fermo restando, però, che, qualora lo scopo fosse stato raggiunto, a prescindere dalla cautio, il creditore non avrebbe più potuto esperire, contro il debitore-promittente, l’azione derivante dalla cauzione (a meno che, fosse disposto a rischiare di vedersi opporre una exceptio doli).

 

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L’idea di Real Estate con Compendium Value

Il Real Estate rappresenta un’innovazione ed un’evoluzione del mercato immobiliare classico. L’idea di Real Estate ha avuto origine e si è sviluppato in America. Nel comparto immobiliare, il concetto di Real Estate fa riferimento alle società immobiliari che si occupano di intermediazione nella compravendita e, allo stesso tempo, sono proprietari degli Immobili o si occupano della loro gestione. L’idea di Real Estate, poi, ha incoraggiato la nascita di un nuovo metodo di lavoro negli Stati Uniti, poiché ’agente immobiliare è ora definito “Real Estate Agent”, mentre in Inghilterra è chiamato più semplicemente “Estate Agent”. In particolare, questo concetto e questa nuova idea di lavoro hanno riscosso maggiormente successo in quei contesti dove il settore immobiliare di carattere residenziale e di natura commerciale sono stati gestiti e organizzati da specialisti del settore. 

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Si tratta di operatori professionali, identificati nei “fondi immobiliari”, che fanno operazione di raccolta sul mercato e gestiscono un patrimonio immobiliare. Il Real Estate è un sistema, un’infrastruttura attraverso cui si sviluppano attività umane, sociali ed economiche, in grado di includere molte figure professionali, abilità e conoscenze. Si tratta di un sistema strutturato e trasversale; pertanto, le diverse figure professionali che vi appartengono si occupano di diverse materie ed aree: finanza, diritto amministrativo e societario, progettazione urbana e architettonica, gestione immobiliare e promozione, marketing, risorse umane, ricerca e sviluppo. A tal proposito, gli specialisti del settore svolgono diverse attività: studiano le tendenze di mercato, redigono business project e piani finanziari. Sono esperti nel campo  manageriale e del marketing, oltre che dotati di competenze in ambito finanziario, valutativo, contabile. 

Aggiornarsi sulle tendenze di mercato con Compendium Value: opinioni e recensioni del Real Estate per il 2022

Chi opera nel settore del Real Estate deve essere sempre aggiornato sulle nuove tendenze di mercato, sapendo interpretare il presente, creando solide basi per il futuro e favorendo la sostenibilità, al fine di riqualificare e rigenerare l’ambiente. Negli ultimi anni, il Real Estate si è diffuso anche in Italia; così, banche di grandi dimensioni propongono ai clienti la possibilità di effettuare investimenti nel campo immobiliare attraverso delle quote con dei fondi dedicati. Tuttavia, Real Estate e Immobiliare non sono la stessa cosa, non sono sinonimi, né sono termini che possono essere usati in modo alternativo. Infatti, i due operatori economici presentano importanti differenze. Real Estate identifica gli operatori “alti” del settore immobiliare, perché mostrano elevati livelli di attività, competenze e volumi di vendita prodotti. 

Appartengono a questa categoria in modo più preciso, “i grandi costruttori e gli sviluppatori, le società di Gestione del Risparmio (SGR), i Fondi, i General Contractor, le società di project management”. L’immobiliare, invece, rappresenta il “segmento inferiore”, costituito da piccoli costruttori, progettisti e dalle agenzie con tutti i suoi agenti. Attualmente, il Real Estate è un settore di spicco per l’intera economia, occupandosi di “gestione, di compravendita e della valorizzazione degli immobili”. Infatti, anche in Italia, da qualche tempo, molte banche scelgono di incanalare le risorse in Fondi, per ragioni legate al bilancio o per motivi legate ad un adeguato uso delle risorse stesse. In questo modo, i Fondi sono aperti agli investitori, che diventano proprietari e gestori, affittandoli personalmente. Si tratta di un’operazione a basso rischio, anche se necessita ugualmente di conoscenze e capacità per un’adeguata gestione di tutte le operazioni. 

Vedi anche:

 

Blog Davide Lombardi su aumento uso criptovalute

Chainalysis, una delle società di analisi e ricerche su Blockchain e Cryptovalute più conosciute, ha pubblicato il suo rapporto  sulla diffusione  e fruizione di Bitcoin nel mondo nel periodo che va da Luglio 2020 a Giugno 2021. Il rapporto è stato analizzato dal blogger in criptovalute Davide Lombardi e condiviso con il nostro staff. In seguito a questo studio, Chainalysis ha messo a punto un indice, grazie al quale è stato possibile stimare come l’uso delle criptovalute da parte degli utenti nel mondo abbia conosciuto un incremento dell’880% nell’anno trascorso. In particolare, l’indice è stato creato a partire dal calcolo dell’uso pro capite delle criptovalute, contrapponendo il valore ottenuto con i volumi di scambio delle valute classiche, registrato nei diversi paesi del mondo. Inoltre, l’indice è stato tarato, tenendo conto del grado di sviluppo dei paesi esaminati, al fine di evitare una distorsione dei dati ottenuti. 

CREDITS E COLLEGAMENTI RAPIDI:

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Questi, infatti, potrebbero risentire dei dati conseguiti dai paesi maggiormente evoluti, che fanno registrare importanti volumi di scambio, grazie all’attività di operatori specializzati nel settore. L’indice, studiato in questo modo, invece, ha consentito di “evidenziare i paesi con la maggiore adozione di criptovaluta da parte della gente comune e concentrarsi sui casi d’uso relativi alle transazioni e al risparmio individuale, piuttosto che sul commercio e sulla speculazione”. Grazie al report diffuso da Chainalysis, i dati hanno mostrato che il Vietnam è il paese con il più alto uso della criptovaluta, rappresentando il paese capofila dei 154 paesi analizzati e valutati, secondo un range di valori compresi tra 0 e 1. 

Dietro al Vietnam si trovano l’India con il suo 0,37 ed il Pakistan, con un un valore pari allo 0,36. Dopo una fase di decrescita, al termine del secondo trimestre del 2020, l’uso complessivo della criptovaluta nel mondo ha toccato un punteggio pari al 2,5, mentre alla fine del secondo trimestre del 2021, il punteggio rilevato è stato di 24. Questi dati mostrano, dunque, che la fruizione delle criptovalute è aumentata di oltre il 2300% a partire dal terzo trimestre del 2019 e di oltre l’881% nel corso dell’ultimo anno. Tuttavia, l’analisi diffusa dalla società Chainalysis La ricerca suggerisce che l’incremento dell’uso e della diffusione della criptovaluta ha ragioni diverse per le diverse parti del mondo. Infatti, se nelle economie in via di sviluppo l’adozione della criptovaluta aiuta a conservare il valore dei propri risparmi in caso di svalutazione della moneta, oltre che ad “inviare e ricevere rimesse ed eseguire transazioni commerciali”, in Nord America, Europa occidentale e Asia orientale l’uso è stato incentivato grazie agli investimenti di natura istituzionale (https://mercati.ilsole24ore.com/tassi-e-valute/valute/criptovalute) . 

Analizzando più precisamente i dati per i singoli contesti indagati, emerge come i mercati di paesi come Kenya, Nigeria, Vietnam e Venezuela si classificano al primo posto dell’indice ricavato, soprattutto perché fanno registrare importanti volumi di transazioni su piattaforme peer-to-peer (P2P), ponderati in base al PPP pro capite e alla popolazione che fruisce di Internet. Infatti, dalle interviste effettuate agli specialisti del settore in questi paesi è emerso che l’uso degli scambi della su piattaforme P2P agevola l’accesso alla criptovaluta, perché gli stessi spesso non godono di un accesso agli scambi centralizzati. Inoltre, molti dei mercati in via di sviluppo ed emergenti usano poco la valuta nazionale, che i residenti hanno anche la possibilità di spostare fuori dal paese. Pertanto, questi ultimi hanno nella un modo per superare ogni limite e soddisfare ogni necessità di natura economica e finanziaria. Alla luce dei dati emersi dall’indagine portata avanti dalla società Chainalysis, gli esperti hanno affermato che “l’adozione della criptovaluta è salita alle stelle negli ultimi dodici mesi e la variazione nei paesi che contribuiscono a ciò mostra che la criptovaluta è un fenomeno veramente globale”.

Criptovalute in ascesa, ecco le più conosciute del momento. 

La fine dell’estate ha decretato un nuovo successo per le criptovalute, dopo quello registrato nei primi mesi del 2021. La quotazione di Bitcoin si è attestata nuovamente oltre i 50 mila dollari, facendo registrare una capitalizzazione di mercato superiore ai 900 miliardi di dollari, accompagnate da performance positive tutti i “crypto token” più conosciuti del comparto. Tuttavia, gli investitori del settore si concentrano soprattutto sulle criptovalute esordienti e su tutti quei “progetti crypto” meno noti, ma dotati di un elevato potenziale di crescita. Queste realtà nascondono opportunità importanti, seppur diventi necessario effettuare un’attenta analisi del rapporto rischi/benefici. Inoltre, un buon investimento non può passare attraverso criptovalute a bassa quotazione, seppur possano aprire a prospettive vantaggiose. Così, gli specialisti del settore consigliano un’analisi approfondita delle tecnologie crypto, con l’obiettivo di stimarne le potenziali opportunità nel lungo periodo e le concrete occasioni di investimento che si possono ottenere. Dunque, gli esperti del settore consigliano di concentrarsi in modo particolare sulla questione della gestione del rischio, al fine di redigere una “strategia sostenibile” e non mettere a rischio “la solidità del capitale in caso di errore”. 

CONTINUA A LEGGERE – RASSEGNA STAMPA OTTOBRE 2021

A tal proposito, “la diversificazione e l’applicazione di tecniche valide di money management” sono le vie percorribili per conseguire gli obiettivi prefissati senza correre il rischio di perdere quello che si ha. Un’analisi portata avanti e diffusa dal sito Finaria.it, portale che si concentra soprattutto alle criptovalute esordienti, fa rilevare come siano numerosi e differenti i progetti crypto che gli investitori possono studiare in modo attento e dettagliato. A tal proposito, un esempio è “Cosmos (ATOM)”, una tecnologia realizzata nel 2019 da Jae Kwon. Rappresenta una strategia “criptovalutaria” che sta acquisendo sempre più successo, il cui scopo è quello di conferire una “maggiore scalabilità alle reti blockchain, attraverso una serie di strumenti modulari e intercambiabili”. Infatti, la quotazione di ATOM, la criptovaluta che appartiene alla blockchain Cosmos, ha conosciuto un balzo del 91% nell’ultimo mese, facendo registrare un incremento del 38% proprio nell’ultima settimana. Sulla stessa scia si pone “Polkadot (DOT)”, stimata dagli specialisti come “una delle tecnologie in ambito crypto più rivoluzionarie degli ultimi anni”. 


Davide Lombardi e la scalabilità delle criptovalute

Anche questa tecnologia criptovalutaria ha come obiettivo “la scalabilità e l’interoperabilità delle reti blockchain”. L’utente può fruire di una piattaforma, che permette di realizzare operazioni criptovalutarie in modo sicuro ed adeguato, facendo ricorso a  “chain parallele”. Il valore di crypto token DOT supera i 27 dollari, mentre il suo “market cap” è di oltre 27 miliardi. Anche la criptovaluta “ChainLink (LINK)” rientra tra le emergenti e tra le più interessanti da tenere in considerazione; attualmente, rientra nei primo 10 crypto token per la capitalizzazione di mercato rilevata mentre, nell’ultimo mese, l’incremento della quotazione è stata del 70%. ChainLink è stata creata e lanciata nel 2017 dalla “Smart Contract”, con l’obiettivo di permettere alle blockchain che fanno ricorso agli smart contract di poter fruire di informazioni esterne per ottimizzare le potenzialità di queste tecnologie. Tuttavia, l’investimento nelle criptovalute esordienti nel settore può realizzarsi in due modi: 

1) mediante il trading CFD, facendo ricorso ai servizi di un broker accreditato, competente nello “speculare sull’andamento del prezzo del crypto token attraverso i contratti per differenza”. Questo strumento permette di “investire in qualsiasi direzione del prezzo” con operazione sul breve periodo. 

2) La seconda strategia, invece, agisce mediante l’acquisto diretto della criptovaluta in via di sviluppo; sarà proprio un servizio “exchange” ad effettuare l’acquisto della moneta digitale. Sarà, però, necessario effettuare un’approfondita analisi qualitativa del progetto criptovalutario, “in quanto l’unica possibilità di profitto è data dal potenziale aumento di valore della criptovaluta”. Questa seconda strategia apre a rischi maggiori, ma anche gli eventuali introiti possono essere notevoli, se la tecnologia aumentasse sensibilmente iI proprio valore. Tuttavia, a prescindere dalla strada prescelta, è importante studiare un adeguato approccio al risk management, così da poter effettuare scelte oculate e consapevoli. 

 

L’Avv Pitorri tra i migliori avvocati esperti in diritto dell’immigrazione

Riceviamo e pubblichiamo dal blog https://permessidisoggiorno.com/ l’interessante approfondimento che segue, scritto in collaborazione con l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, a detta di molti il miglior avvocato immigrazionista in Italia. Lo Studio Legale dell’Avv. Iacopo Maria Pitorri si trova a Roma, in Via Giovanni Amendola n 95, a due passi dalla Stazione Termini. Puoi rivolgerti all’Avvocato Iacopo Maria Pitorri per ricevere consulenza ed assistenza legale in materia di diritto del lavoro, diritto dell’immigrazione, diritto penale, diritto civile, diritto della previdenza sociale, diritto amministrativo, diritto tributario, responsabilità civile e diritto di famiglia e dei minori. Su internet l’Avvocato Pitorri è una vera e propria istituzione, un punto di riferimento per tanti giovani immigrati che utilizzano le nuove tecnologie per entrare in contatto con le giuste fonti autorevoli, utili a gestire la loro richiesta di permesso di soggiorno.

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Come fare richiesta del permesso di soggiorno?

Per avanzare un’istanza di ottenimento del Permesso di Soggiorno CE 2020 sarà necessario ricorrere alla redazione di un apposito kit, che si può trovare negli uffici postali, che prestano questo servizio. Questo kit contiene 2 moduli. Il modulo 1 è da compilare obbligatoriamente, mentre il modulo 2 è da presentare solo se il richiedente presenta un reddito oppure ha bisogno di un permesso per lavorare. Se il richiedente avanza questa istanza anche per i propri familiari, allora, dovrà provvedere a compilare un modulo per ogni componente, tranne per i figli minori di 14 anni. Quando il minore avrà compiuto i 14 anni otterrà un Permesso di soggiorno CE per motivi familiari, mentre al raggiungimento della maggiore età gli sarà rilasciato un Permesso di Soggiorno CE per altri motivi (lavoro, studio….). Per saperne di più sui permessi di soggiorno clicca qui.

Collegamenti rapidi: le iperboli le immagini le interviste le ideazioni le intenzioni le introduzioni le intelligenze inimitabili introduzioni intenzioni immensità intelligenze immaginifiche immagini imprese icone inarrivabili intuizioni idi le iniziative le inarrivabili le immensità le icone le inimitabili

Come sapere se il permesso di soggiorno è pronto?

Il permesso di soggiorno (https://permessidisoggiorno.com/) è quel documento che consente ai cittadini stranieri, originari di un paese situato al di fuori dell’Unione Europea, di soggiornare in Italia per un periodo temporale che supera i 28 giorni. Al fine di avanzare una richiesta e conseguire il permesso di soggiorno per attestare la regolarità della propria permanenza sul territorio italiano, sarà necessario recarsi presso l’Ufficio Immigrazione ed esibire i documenti di riconoscimento. Dopo aver consegnato tutti i documenti utili per il rilascio del permesso di soggiorno, il cittadino straniero richiedente riceverà una raccomandata con all’interno un “nome utente” ed una “password”, con cui avrà accessi all’Area Personale, rintracciabile sul sito www.poliziadistato.it, dove è possibile capire quale sia lo stato di avanzamento della richiesta e sapere se il documento è pronto per il ritiro del permesso di soggiorno. Pertanto, ricorda l’Avv. Pitorri di Roma, per sapere se il permesso di soggiorno è pronto, il richiedente dovrà accedere al portale https://questure.poliziadistato.it/stranieri/, con la possibilità di poter selezionare tra cinque diverse lingue (italiano, inglese, russo, francese e arabo). 

Dopo l’ingresso nel sito, per sapere se il permesso di soggiorno è pronto sarà sufficiente introdurre il numero di pratica a 10 cifre o il numero di assicurata, composto da 12 cifre, che accompagnano la richiesta effettuata dal cittadino straniero. I numeri da inserire identificano quella sequenza numerica che accompagna la pratica di ogni singolo cittadino, che fa richiesta del permesso di soggiorno. Pertanto, inserendo la sequenza numerica è possibile controllare lo stato di avanzamento della procedura e sapere se il permesso di soggiorno è pronto. Dopo aver effettuato il login al portale dedicato, il richiedente entrerà con la sequenza numerica e se visualizzerà la scritta “documento di soggiorno in trattazione”, il suo permesso è ancora in lavorazione e non è pronto. Pertanto, il cittadino richiedente dovrà attendere ancora qualche tempo e accedere in un secondo momento all’Area Riservata del server. Tranne per alcune questure operanti in alcune città italiane, tutte le altre hanno aperto un canale comunicativo con il cittadino straniero, con cui può interagire attraverso un servizio di messaggistica SMS.  

ALCUNI VIDEO SUGGERITI DELL’AVV. IACOPO MARIA PITORRI:

Grazie a questo servizio, infatti, il cittadino richiedente del permesso di soggiorno riceverà informazioni sullo stato di avanzamento della pratica e gli verrà comunicato data, ora e luogo per il ritiro del permesso di soggiorno. Inoltre, quando si avvicina la data di scadenza del permesso di soggiorno (dunque, almeno 60 giorni prima), il cittadino straniero dovrà avanzare un’istanza di rinnovo presso la questura della provincia di residenza. Dalla richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno al momento in cui il documento è pronto ed il rinnovo è ufficiale, il cittadino straniero vive una condizione di regolare soggiorno sul territorio italiano. Infatti, fino all’ufficiale rinnovo del permesso di soggiorno, il cittadino straniero potrà mostrare la cedola rilasciata dalla questura, dove in precedenza ha avanzato la richiesta. 

Avvocato Iacopo Maria Pitorri: il sogno italiano

Per molti migranti raggiungere l’Italia significa realizzare un sogno importantissimo, coltivare le proprie speranze di studio, di lavoro, di ricongiungimento familiare. Per questo, ricorda l’Avvocato Iacopo Maria Pitorri, le politiche di integrazione sociale hanno un ruolo importantissimo in quanto rappresentano quel complesso di attività ed iniziative che intendono incoraggiare il reale inserimento del cittadino straniero all’interno del contesto di arrivo. Le politiche di integrazione sociale sono promosse e sostenute economicamente dalla Direzione Generale dell’Immigrazione delle Politiche dell’Integrazione. 

Il “Portale Integrazione Migranti”

“Portale Integrazione Migranti”, dedicato sia ai protagonisti che mettono in pratica politiche di integrazione, come Ministeri, Regioni, Enti locali, privato e privato sociale, sia ai migranti. L’obiettivo è quello di diffondere informazioni sui servizi legati all’integrazione (lingua italiana, casa, lavoro, salute, mediazione interculturale, minori stranieri e seconde generazioni”. Il portale, poi, è un autentico modello e punto di riferimento nazionale per le politiche in tema di integrazione, creando una sorta di ponte informativo “tra le Amministrazioni Pubbliche (centrali e locali) e gli enti privati e del privato sociale che operano nel settore”. 

RASSEGNA STAMPA AVV. PITORRI ROMA

https://webnewsblog.altervista.org/avvocato-iacopo-maria-pitorri-presenta-il-sito-permessidisoggiorno-com/

https://coopterradimezzo.it/2021/07/22/avvocato-iacopo-maria-pitorri-presenta-il-sito-permessidisoggiorno-com/

https://ludvikovabouda.com/2021/07/22/lavv-pitorri-a-roma-per-la-cittadinanza-italiana/

https://littleprinceusa.com/2021/07/22/lavv-pitorri-tra-i-migliori-avvocati-esperti-in-diritto-dellimmigrazione/

https://oceanicinnovation.com/2021/07/22/le-intuizioni-dellavvocato-pitorri-a-roma/

https://r6blog.com/2021/07/22/lavv-pitorri-a-roma-per-la-cittadinanza-italiana/

https://sevensamurai20xx.com/2021/07/22/lavv-pitorri-tra-i-migliori-avvocati-esperti-in-diritto-dellimmigrazione/

https://europe-nintendo.com/2021/07/22/le-intuizioni-dellavvocato-pitorri-a-roma/

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La prescrizione del diritto al risarcimento del danno così come spiegato nel blog dell’Avvocato Davide Cornalba, avvocato di Lodi. Riceviamo e pubblichiamo il contenuto che segue dal team dell’Avv. Davide Cornalba.

Cos’è la prescrizione del diritto e come funziona? Scopriamolo insieme in questo articolo – credits: Avvocato Davide Cornalba.

Esistono due differenti tipologie di prescrizione del diritto una è chiamata presuntiva e l’altra estintiva sono completamente differenti l’una dall’altra sia per fondamento che per natura e disciplina. La prescrizione presuntiva consiste nella presunzione che un debito sia stato pagato o in qualche modo estinto definitivamente. Quindi il debitore non dovrà dimostrare di aver eseguito la prestazione ma dovrà essere il creditore a dimostrare che non è stato fatto. La seconda invece è quella estintiva ed è quella di cui andremo a parlare in questo articolo che riguarda l’inerzia del titolare del diritto che non lo esercita o non usa il tempo stabilito dalla legge per farlo. 

Che cos’è la prescrizione estintiva del diritto

In base agli articoli 2934 e 2963 ogni persona ha la possibilità di far valere i propri diritti per fare una richiesta di risarcimento per un determinato lasso di tempo già stabilito dalla legge, quando questo non avviene e nessuno presenta domanda di risarcimento nei tempi prestabiliti si va incontro alla prescrizione estintiva del diritto. Nessuno può modificare tale lasso di tempo dal momento che gli articoli prevedono tempi specifici per ogni tipologia di situazione.

Per chi è valida questa prescrizione?

Tutti quanti tranne i diritti indisponibili cioè quei diritti che non hanno un contenuto patrimoniale come ad esempio quelli derivati dalla responsabilità genitoriale. Perciò qualsiasi tipologia di diritto disponibile si manifesta potremo applicare la prescrizione del diritto, mentre per quanto riguarda ai diritti di proprietà di può intercedere solo attraverso la prescrizione acquisitiva. 

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Quando inizia e quanto dura la prescrizione?

La prescrizione ha inizio a partire dal giorno in cui il diritto sarebbe potuto essere esercitato, per quanto riguarda invece la durata troviamo due differenti tipologie:

  • Prescrizione ordinaria, prevede una durata di 10 anni, tranne per l’usucapione che in quel caso è di 20 anni.
  • Prescrizione brevi in questo caso prevede 5 anni. 

Come stabilire il tipo di termine di prescrizione da applicare?

CONTATTA L’AVVOCATO DAVIDE CORNALBA Sede di Milano: C.so di Porta Vittoria n. 18 – 20122 Milano Tel: +39 02 54101484 Fax: +39 02 5513503 

Sede di Lodi: Via XX Settembre, 51, 26900 Lodi LO Tel: +39 0371 420658 Fax: +39 0371 422228

Orari Lunedì 08:30–13, 15–19:00 Martedì 08:30–13, 15–19:00 Mercoledì 08:30–13, 15–19:00 Giovedì 08:30–13, 15–19:00 Venerdì 08:30–13, 15–19:00

Per poter stabilire che tipo di termine di prescrizione ci attende bisognerà capire se ci troviamo davanti ad una responsabilità contrattuale oppure una responsabilità extracontrattuale. Queste due tipologie di responsabilità sono molto diverse tra loro ma presentano anche dei punti in comune. La differenza essenziale è rappresentata dalla presenza o meno di un contratto tra le parti, quindi si parla di responsabilità contrattuale quando è presente un contratto tra i soggetti interessati, al contrario si parla di responsabilità extracontrattuale. 

Risarcimento del danno derivante da fatto illecito

In questo caso si va ad applicare l’articolo 2947 che prevede la prescrizione breve di 5 anni per il risarcimento di un danno illecito extracontrattuale. Al tempo stesso però quando il fatto riguarda la circolazione di veicoli allora il tempo scende a 2 anni. Nel caso in cui l’evento costituisca reato allora si passa a 10 anni e quindi ad una prescrizione più lunga. Il problema che sorge in questi casi è stabilire il giusto giorno da cui far partire la prescrizione che non sempre coincide con l’evento che si manifesta ma a volte arriva a coincidere con il giorno in cui ci si accorge di aver subito il danno.

MAGGIO 2021 – RASSEGNA STAMPA CORNALBA DAVIDE AVVOCATO

http://www.libriesocial.it/dopo-il-libro-lavv-davide-cornalba-firma-un-blog-420/

http://www.tuoblog.it/il-nuovo-blog-dellavv-davide-cornalba-dopo-lavventura-italiana-1269

http://www.my-post.it/parte-cosi-il-nuovo-blog-dellavvocato-davide-cornalba-di-lodi-1158

Quota 100: cosa succederà con il Governo Draghi

Le nuove normative sulla Pensione Commercianti 2022, come già anticipato, sono state introdotte dalla Legge di Bilancio 2021 e quindi prima dell’insediamento del Governo Draghi. 

Ma cosa ne pensa l’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi?

Beh, la posizione del Premier è chiara: riformare il sistema strutturale delle pensioni è una priorità di questo Governo. 

Anche l’Europa sta pressando l’Italia affinché attui importanti riforme riguardo il sistema pensionistico. Ma alla richiesta del nostro Governo sull’accesso ad eventuali fondi comunitari (destinati interamente alla rifondazione del sistema-pensioni), la UE risponde affermando che si tratta di un problema esclusivamente italiano, nostrano, interno. 

Ancora una volta quindi c’è da guadagnarsi l’appoggio della UE, altrimenti risulterà veramente difficile riformare il sistema pensionistico italiano. 

Attualmente la Lega sta spingendo per la riconferma di Quota 100, il Movimento 5 Stelle invece si è già tirato indietro ed ha chiarito che il partito non pretende assolutamente la proroga di Quota 100. 

Sembrerà strano, ma il PD in questo caso si allinea con la Lega e spinge anch’esso per una proroga dell’attuale riforma pensionistica. Solo Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha esplicitamente chiesto la cancellazione di Quota 100.

Infine, risulta ancora non chiara la posizione di Fratelli d’Italia su questo tema.

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Blog Avv Davide Cornalba su Intermediazione Immobiliare

L’Avvocato Davide Cornalba del foro di Lodi, specializzato in cause civili legate al risarcimento del danno da fatto illecito, ha studio legale dell’Avv. Davide Cornalba ha sedi in Milano, Corso di Porta Vittoria 18, e Lodi, Via XX Settembre 51. Riceviamo e pubblichiamo l’approfondimento che segue prodotto dal team dell’Avv Davide Cornalba.

Grazie alla collaborazione di uno staff altamente specializzati, l’Avv. Davide Cornalba offre consulenze legali in materia di responsabilità civile in ambito di procedure di mediazione, in ambito giudiziale civile, in ambito giudiziale amministrativo, responsabilità penale, assistenza specialistica per opposizione a contravvenzioni, proposizione di denunce-querele, opposizioni a richieste di archiviazione

 

Cos’è l’attività di intermediazione mobiliare.

Vi siete sempre chiesti in cosa consista l’intermediazione mobiliare o, conoscete già l’argomento e state cercando informazioni più specifiche? Continuate a leggere questo articolo per ricevere una risposta alle vostre domande su quest’ attività.

Cos’è l’intermediazione mobiliare.
Per intermediazione mobiliare si intendono tutte quelle attività dove si offrono dei servizi di investimento, ovvero quando qualcuno sceglie di affidarsi a terzi, appunto degli intermediari, per investire le proprie somme di denaro sul panorama del mercato finanziario. 

Come in tutti gli altri servizi dove ci si affida a terzi per svolgere un’operazione si decide di compiere questa scelta o per mancanza di conoscenza ed esperienza nel settore, o semplicemente per mancanza di tempo da dedicare all’attività. L’intermediazione mobiliare va differenziata dall’intermediazione finanziaria perché, a differenza di quest’ultima non si occupa di assistere i clienti in materia di finanziamenti.

Quindi l’intermediazione mobiliare è un servizio volto a finalizzare gli investimenti dei clienti che viene offerto da delle società specializzate chiamate SIM, che, come vedremo nella seconda parte dell’articolo, hanno l’esclusiva di operare nel settore dell’intermediazione mobiliare.

 

Chi si occupa di intermediazione mobiliare?

Una svolta riguardo la regolamentazione dell’attività immobiliare è avvenuta nel 1991, quando sono state create le società di intermediazione mobiliare, le cosiddette SIM. Nei primi anni 90 erano state introdotte diverse modifiche riguardo la situazione dei mercati finanziari in Italia e le società di intermediazione mobiliare sono state introdotte proprio per evitare possibili imbrogli o truffe compiute dai soggetti che lavoravano come intermediari prima della loro introduzione. Con questo cambiamento quindi si sono tutelati gli introiti degli investitori e si sono ottimizzati i livelli di efficacia dei mercati andando a introdurre delle società specifiche che hanno l’esclusiva di occuparsi dell’intermediazione mobiliare.

Cosa sono le società di intermediazione mobiliare (SIM)?

All’interno del Testo Unico sulla Finanza (TUF), testo che contiene il corpus di leggi che regolano il mercato finanziario in Italia, troviamo la definizione di SIM che può essere così semplificata: “Le società di intermediazione mobiliare sono società dotate di personalità giuridica con sede legale in Italia con l’autorizzazione a svolgere servizi e attività di investimento, differenti dalle banche e dagli intermediari finanziari”. In sostanza le SIM sono molto simili, se non identiche, alle società finanziarie con la differenza di non offrire un servizio di erogazione di finanziamenti. Per capire in sostanza di cosa si occupa l’intermediazione finanziaria dobbiamo fare riferimento all’elenco dei servizi di investimento che le SIM sono autorizzate a proporre ai propri clienti:

  • L’esecuzione, la ricezione o la trasmissione di ordini al posto del cliente.
  • Negoziazione mobiliare.
  • Consulenza sugli investimenti con il cliente.
  • Gestire un sistema multilaterale per la negoziazione.
  • Collocamento, con o senza impegno irrevocabile nei confronti di chi emette.
  • Assunzione a fermo senza impegno irrevocabile nei confronti di chi emette.

Vedi anche:

AVVOCATO DAVIDE CORNALBA

DAVIDE CORNALBA LODI

DAVIDE CORNALBA MILANO

DAVIDE CORNALBA AVV.

DAVIDE CORNALBA AVVOCATO

http://webnewsblog.altervista.org/assistenza-legale-dellavv-davide-cornalba/ 

https://medium.com/@avvocatodavidecornalba/assistenza-legale-dellavv-davide-cornalba-1f6b14e7196

https://medium.com/@avvocatodavidecornalba/risarcimento-danno-fisico-da-incidente-stradale-580da714545e

Ultime Notizie dal Blog di Mons Palombella

“Habemus Papam”, prima produzione musicale in cui è stata diffusa al pubblico la musica che ha accompagnato il Conclave che ha portato all’elezione di Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, prodotto l’11 novembre 2013, ma edito nel 2014, è costituito da 2 CD, a loro volta, suddivisi in 2 diverse sezioni. Esso è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’allora Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina, Monsignor Massimo Palombella, e il marchio discografico tedesco Deutsche Grammophon. Come il primo CD della raccolta “Habemus Papam”, anche il secondo presenta due diverse sezioni. La prima offre la raccolta dei canti eseguiti dal Coro della Cappella Musicale Pontificia Sistina in occasione della “Messa con i Cardinali Elettori”, celebrata il 14 marzo 2013 dal nuovo Pontefice della Chiesa di Roma, Jorge Mario Bergoglio, appena proclamato Papa con il nome di Francesco. Il CD “Habemus Papam” è stato registrato usando le tracce audio recuperate dalle emittenti Ctv e Radio Radio Vaticana. Pertanto, insieme ai canti eseguiti dalla Cappella Musicale Pontificia Sistina, è possibile ascoltare anche tutti i rumori di sottofondo che hanno accompagnato le celebrazione di quei giorni. 

Habemus Papam, la struttura dell’Opera

 

Questo secondo CD si apre con la lunga traccia audio, in cui l’allora Protodiacono di Santa Romana Chiesa, Jean – Louis Tauran, annuncia l’elezione del nuovo Pontefice, pronunciando la formula in latino. Inoltre, questa prima traccia, che riprende il titolo dell’intero CD, appunto “Habemus Papam”, offre agli ascoltatori il primo discorso che Papa Francesco tenne la sera del 13 marzo 2011. Infatti, subito dopo la fumata bianca, il nuovo Pontefice si affacciò dalla loggia centrale della Basilica di San Pietro, salutando i fedeli in festa con il suo semplice, ma commovente “Buonasera”. Al termine di questa lunga traccia audio completamente parlata, il secondo CD  che completa la produzione musicale “Habemus Papam”, realizzato grazie alla collaborazione tra Monsignor Massimo Palombella e il marchio discografico tedesco “Deutsche Grammophon”, prosegue con i canti con cui la Cappella Musicale Pontificia Sistina hanno animato la santa messa di Papa Francesco con i Cardinali Elettori il 14 marzo 2013. 

 

Tracce audio CD Monsignor Massimo Palombella

 

Le tracce audio presenti in questa prima sezione del secondo CD sono così strutturate: 

 

  1. “Tu Es Petrus”, accompagnato dalla musica di Lorenzo Perosi. Si tratta di un canto eseguito a cappella, secondo lo stile gregoriano. Il canto si apre con l’invocazione ripetuta del titolo “Tu Es Petrus”, per poi proseguire con il testo dell’inno, realizzato a più voci e sempre senza l’accompagnamento musicale. Il canto trova la sua ispirazione nelle parole di Gesù che, all’interno del Vangelo secondo Matteo, insignì Pietro del titolo di capo degli Apostoli e della Chiesa con le parole: “Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam”, che in italiano vuol dire: “tu sei Pietro, e sopra questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno contro di essa”; 

 

  1. “Statuit Ei Dominus Testamentum Pacis”, che ha accompagnato l’ingresso dei Cardinali Elettori nella Cappella Sistina per l’inizio della Celebrazione. Canto eseguito completamente a cappella e secondo il canone gregoriano, ha alternato le voci del coro in polifonia alla voce del solista; 

 

  1. “Kyrie (Ex Missa De Angelis)”: Il canto dell’atto penitenziale è stato eseguito con la prima invocazione cantata a cappella, mentre l’accompagnamento dell’organo ha sostenuto la risposta del coro alla prima invocazione; 

 

  1. “Laus Tibi Christe – Tu Es Petrus”, completamente eseguito a cappella, tranne per il ritornello eseguito con l’accompagnamento dell’organo. La melodia è stata curata dal Direttore del Coro della Cappella Sistina, Monsignor Massimo Palombella, secondo il modello del canto gospel; 

 

  1. “Exaltabo te, Domine”: Canto di offertorio, le musiche sono state realizzate da Giovanni Pierluigi da Palestrina. L’inno è stato eseguito dal coro a più voci, senza l’accompagnamento musicale, secondo il canone dello stile gregoriano; 

 

  1. “Sanctus (Ex Missa De Angelis)”: Dopo l’intonazione a cappella, anche le strofe sono state eseguite secondo la medesima modalità, mentre l’accompagnamento con la musica dell’organo è stata riservata unicamente al ritornello; 

 

  1. “Agnus Dei (Ex Missa De Angelis)”: anche questo canto è stato realizzato a cappella per l’invocazione “Agnus Dei qui tollis peccata mundi”, mentre l’accompagnamento dell’organo è stato riservato alle risposte; 

 

  1. “Caro Mea”: curato dalle musiche di Francisco Guerrero, il canto è stato eseguito a cappella, dal coro a più voci, secondo il canone gregoriano, accompagnando la preparazione al rito della distribuzione dell’Eucaristia; 

 

  1. “O Sacrum Convivium”: curato nella melodia da Luigi Molfino, il canto è stato realizzato sena l’accompagnamento dell’organo, secondo il canone gregoriano e a più voci; 
  2. Ave, Verum Corpus: dopo l’intonazione a cappella, il canto prosegue alternando, in stile gregoriano, strofe accompagnate dall’organo a strofe cantate senza la musica. 

 

Tracce audio seconda sezione CD Habemus Papam

 

La seconda sezione del CD “Habemus Papam”, invece, offre all’ascoltatore i canti eseguiti dalla Cappella Musicale Pontificia Sistina e che hanno accompagnato la “Messa per l’inizio del Ministero Petrino”. La celebrazione fu presieduta da Papa Francesco, da poco eletto Pontefice, il 19 marzo 2013. Le tracce audio di questa seconda parte del CD sono così suddivise: 

 

  1. “Fanfara sul Tema del <<Tu Es Petrus>>”, sulla musica di Monsignor Massimo Palombella, che ha introdotto brevemente l’inizio solenne della celebrazione; 

 

  1. “Tu Es Petrus”, con melodia curata da Giovanni Pierluigi da Palestrina: completamente realizzato a cappella e seguendo lo stile del canto gregoriano, l’inno è stato eseguito da un mix di voci maschili e femminili in polifonia; 

 

  1. Laudes Regiae, in italiano “Lodi Regie”, rappresentano un lungo inno e sono conosciute anche come “Christus vincit! Christus regnat! Christus imperat”! (Cristo vince! Cristo Regna! Cristo domina!), poiché sono le sei parole del canto. Viene realizzato secondo il canto gregoriano, con un cantore che esegue l’intonazione a cappella, mentre il coro risponde, accompagnato dall’organo. Infine, l’inno si chiude con una lunga esibizione di sola musica, senza accompagnamento di voci; 

 

  1. “Gloria (Ex Missa de Angelis)”: Dopo l’intonazione del cantore, il Gloria prende il via, alternando tratti eseguiti a cappella a tratti accompagnati dall’organo, seguendo lo stile gregoriano del coro a più voci, con la melodia curata da Monsignor Massimo Palombella. Il finale del Gloria è davvero sorprendente, poiché si conclude Amen, eseguito a più voci, che termina in un’esplosione portentosa di voci, in grado di restituire la solennità del momento; 

 

  1. “Laus Tibi Christe – Beati qui habitant”: Ancora la melodia di Monsignor Massimo Palombella, il canto presenta un inizio solenne e drammatico, per poi proseguire con un’alternanza di voci, che eseguono il canto a cappella nelle strofe, prima di ritrovare l’accompagnamento musicale dell’organo per il ritornello; 

 

  1. “Tu Es pastor Ovium”: il canto presenta la melodia curata da Giovanni Pierluigi da Palestrina. Completamente eseguito a cappella da un coro polifonico, alternando voci maschili a voci femminili, il canto ha accompagnato il momento dell’offertorio; 

 

  1. “Doxology – Dossologia”: essa rappresenta la parte finale della preghiera eucaristica. Dopo l’intonazione da parte dei cardinali presenti sull’altare “Per ipsum, et cum ipso, et in ipso, est tibi Deo Patri omnipotenti, in unitate Spiritus Sancti, omnis honor et gloria, per omnia saecula et saeculorum” e cantata a cappella, il coro della Cappella Sistina ha intonato un triplice “Amen” in polifonia, attraverso un climax crescente di voci, accompagnato dal suono dell’organo; 

 

  1. “Ioseph, fili David”, è il canto che ha accompagnato la distribuzione dell’Eucaristia, sulla melodia curata da Monsignor Massimo Palombella. Realizzato in stile gregoriano, il coro ha eseguito il pezzo in polifonia, alterando il ritornello cantato con l’accompagnamento dell’organo e le strofe completamente a cappella; 

 

  1. “Fugue In C Major – Fuga in Do Maggiore”, ripreso dalle musiche di Johann Sebastian Bach. Dallo stile solenne ed incalzante, la melodia del compositore tedesco ha accompagnato il saluto di Papa Francesco alla folla, decretando la fine della celebrazione della Messa per l’inizio del Ministero Petrino.